“Quelle parole da salvare perché valgono nei secoli”

Segnaliamo un’iniziativa legata al quotidiano locale Gazzetta di Parma, che ci riguarda direttamente. Per 40 giorni sarà in edicola con il giornale, il libro di Cesare Pastarini “Ti prendo in parola” al costo di €8,50 più il prezzo del quotidiano. I proventi della vendita andranno a sostenere le attività della nostra sezione UICI di Parma e di quella dell’Ente Nazionale Sordi.
Il Presidente UICI Guido Schianchi ed il Presidente ENS Gabriele Dall’Asta hanno partecipato all’iniziativa scrivendone la postfazione.
Invitiamo a diffondere tra amici e conoscenti questa preziosa e significativa opera e, per chi vorra’, ad acquistarla contribuendo così al sostegno economico della nostra Unione.
Di seguito il lancio che l’autore ha redatto per promuovere il libro sulle proprie pagine di Facebook ed il link all’articolo pubblicato sul sito della Gazzetta di Parma.

So di essere lungo, ma devo spiegare perché sono di nuovo qui. Portate pazienza.

Ricorderete che nei giorni dell’inaugurazione di Parma capitale italiana della cultura, nel gennaio 2020, lanciai su FB una proposta: mandatemi una parola che vorreste salvaguardare. Beh, me ne sono arrivate tante. Scrissi che le lingue sono elastiche, che devono essere duttili e bla bla bla, non sto qui a menarvela. Comunque ho messo tutto in fila, quel progetto ha preso corpo ed è diventato per davvero un libro.
Si intitola «Ti prendo in parola».

Oltre che a voi, ho chiesto parole a bambini, adolescenti e ad anziani ospiti in case di riposo, con l’aiuto di una maestra, di una professoressa e di due operatrici sanitarie. Noterete così l’evoluzione del linguaggio, da quello dei più piccoli a quello dei nostri vecchi che tornano bambini. Mi spingo a dire che ho trovato anche pedagogico questo gioco fatto nelle scuole. Troverete parole coraggiose, disarmanti, trasgressive, romantiche, matte. E le troverete illustrate!
Sono pronto a scommettere che tanti di voi non ricordano nemmeno la loro parola.

Come promesso, il ricavato andrà a due associazioni di persone che non possono sentire, pronunciare o vedere le parole: alla sezione di Parma dell’Ente nazionale sordi e alla Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Parma. I contributi dei due presidenti impreziosiscono le ultime pagine di questo volume tascabile.
E per restare sulle cose preziose: l’intensa prefazione di Alice Pisu, il profondo e ironico saggio di Stefano Spagnoli e una poesia inedita che Franco Arminio, per l’occasione, mi ha voluto donare.

Infine (infine???) le illustrazioni di Alessandro Canu, Caterina De Nisco, Emma Pelizza: che disegni bellissimi. Hanno scelto loro, con la massima libertà, quali parole illustrare, in base alla propria sensibilità di giovani artisti.

Tutti hanno lavorato gratuitamente.

Ma i più belli siete voi che avete mandato la vostra parola e voi che spero andrete in edicola ad acquistare il libro, in vendita da oggi, venerdì (ma anche i giorni a seguire: sabato, domenica, ecc. ecc, quando vorrete) a 8,50€ con la Gazzetta di Parma, il giornale in cui lavoro e che ha accolto con entusiasmo questa mia idea, assieme a Manlio Maggio, produttore di «Ti prendo in parola»: senza di lui e senza Rinascimento 2.0 non sarei qui a parlarvene. Manlio, tra l’altro, è l’organizzatore del Festival della Parola, in programma dall’8 al 12 luglio all’Ex Federale (anticipato dalla Pedalata non peDANTE il 20 giugno): io vi aspetto il 10. Portate il libro per commentare qualche parola assieme.

Credo che avere in casa un libro così, indipendentemente dall’avervi partecipato con una parola (magari datemi una mano a promuoverlo) arricchisca un po’ tutti, non solo il vocabolario.
Insomma, con un po’ di commozione posso dire che ce l’abbiamo fatta. Grazie.


Articolo della Gazzetta di Parma
https://www.gazzettadiparma.it/parma/2021/06/10/news/_quelle_parole_da_salvare_perche_valgono_nei_secoli_-5943012/