COMPAGNI DI CORDATA

ANNO DI SVOLGIMENTO: 2014 – 2015

ENTE ORGANIZZATORE: Unione Italiana Sport per Tutti (UISP)

ENTE FINANZIATORE: Ministero Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della legge 383/2000 – F/2013

PARTNER LOCALI: Parchi e Regioni

Progetto annuale che si è svolto a cavallo tra il 2014 e il 2015, ed ha coinvolto circa 150 ragazze e ragazzi dai 16 ai 30 anni, abili e diversamente abili, provenienti dalle scuole e dalle società sportive.

Alla base dell’idea progettuale c’è la convinzione che anche per i disabili (fisici, intellettivi, sensoriali o con disagio mentale) vada affermato il principio secondo il quale impegno, tenacia, costanza, capacità individuali, siano elementi indispensabili in un percorso di affermazione della propria soggettività e autonomia. Il progetto, dunque, intende inserirsi nel solco, già sperimentato in alcune validissime esperienze, di un coinvolgimento dei disabili in attività che nulla hanno da invidiare, in termini di performance individuale e non di risultato assoluto, a quelle in cui si cimentano i normodotati.

L’idea è quella di favorire l’inclusione sociale dei disabili e l’integrazione con i normodotati promuovendo un percorso incentrato su pratiche sportive da svolgere sulla neve (laboratori sperimentali) e finalizzato all’empowerment dei partecipanti, alla capacità di sviluppare attitudini di intervento in team building, di lavorare in una logica di co-organizzazione ed acquisizione di competenze e ruoli. In tal senso le attività in ambiente naturale per la caratteristica di svolgersi su un terreno d’azione vario, imprevedibile e spesse volte insidioso, fortemente caratterizzato dalle stagioni e dalle condizioni climatiche, rappresentano un terreno valido dove la diversità tra abile e disabile in taluni casi si azzera e non rappresenta in ogni caso una condizione favorevole per il primo.

Il progetto si è articolato con l’istituzione di 10 laboratori con attività sportive invernali (sci alpino, fondo, escursioni con o senza ciaspole, sled dog, ecc).; le attività sono state affiancate da approfondimenti relativi alle singole discipline anche attraverso attività in plein air utili a favorire la conoscenza di luoghi ed opportunità “altre”.

OBIETTIVI:

  1. Superare il concetto pietistico dell’attività adattata per disabili, per spostarsi sul terreno in cui il disabile trova la propria motivazione nell’affrontare, contando prevalentemente sulle proprie capacità, delle prove con livelli di difficoltà.
  2. Favorire l’inclusione e la cooperazione tra disabili e abili attraverso laboratori sperimentali incentrati su percorsi di avvicinamento all’ambiente naturale e a pratiche sportive sulla neve
  3. Promuovere l’integrazione delle singole capacità per ottenere lo svolgimento delle attività prefigurate e l’integrazione tra i partecipanti e favorire un rapporto tra le singole persone e la natura
  4. Incoraggiare e sostenere l’empowerment dei partecipanti, favorendo la conoscenza del proprio corpo, dei propri limiti, delle abilità/potenzialità inesplorate, delle capacità sensoriali, degli aspetti psichici, delle ansie, del senso di libertà.
  5. Dare impulso alla capacità di sviluppare attitudini di intervento in team building, di lavorare in una logica di co-organizzazione ed acquisizione di competenze e ruoli
  6. Formare ragazze/i disabili e normodotati su competenze tecnico-pratiche relative all’ambiente naturale invernale, alle attrezzature sportive e alla sicurezza sulla neve
  7. Promuovere la collaborazione tra soggetti territoriali, quali, associazioni di disabili, cooperative, ASL, Enti Parco, Enti Locali, impegnati in politiche e azioni sociali a favore del gruppo target
  8. Informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche e sulle opportunità oggetto dell’intervento anche ai fini di combattere lo stigma sociale e il pregiudizio nei confronti del disagio mentale e della disabilità

AZIONI E METODOLOGIA:

Il progetto prevede lo sviluppo di 10 laboratori sperimentali, uno per città, su tutto il territorio nazionale per la promozione di sport invernali tra gruppi di disabili e normodotati, attori e beneficiari dell’intervento; i disabili sono stati coinvolti attivamente in tutte le fasi del progetto: dalla conoscenza dell’ambiente montano, alle attività sportive sulla neve fino alla co-organizzazione dell’evento locale finale. Ogni gruppo/laboratorio, ha sviluppato un’esperienza basata sulla compresenza di momenti di attività teorica (fase formativo/educativa) con spazi di sperimentazione pratica sulla neve (fase en plein air), la cui efficacia è stata facilitata dall’azione di un coordinatore locale e dalle competenze fornite da operatori Uisp ed esperti.

Tutte le sperimentazioni (le cui attività sono variate funzionalmente alle caratteristiche del contesto, degli attori territoriali coinvolti e delle esperienze dei comitati UISP), sono state coordinate razionalmente per favorire una logica di sistema, grazie alla costituzione di una regia nazionale che ha garantito la supervisione e il monitoraggio al lavoro svolto in ciascun territorio e un costante flusso di informazioni tra di esse.

Il processo di monitoraggio è stato condotto attraverso una metodologia di ricerca e analisi di tipo quantitativo quando riferite alle dimensioni ex post dell’efficacia dell’ intervento, con metodologie qualitative quando riferite alle dimensioni in itinere.